3 febbraio 2018
Collezione di Geologia "Museo Giovanni Capellini", via Zamboni 63, Bologna
Dalle 16:00 alle 18:00

Sembra Marte ma è Etiopia. È la zona della depressione della Dancalia, regione nel Nord-Est dell’Afar, poco lontano dal confine con l’Eritrea, che ospita una delle località più ostili, remote, ma anche scenograficamente più colorate del pianeta Terra. Si tratta, per la precisione, della caldera del monte Dallol: un cratere vulcanico unico al mondo, dove l'altimetro segna meno 125 metri rispetto al livello del mare, mentre il termometro può arrivare facilmente ai 55 gradi centigradi, e vapori di cloro e di zolfo riempiono l'aria.
Conoscere ambienti estremi, come questo in Etiopia, riguarda anche prospettive extraterrestri. Lo studio degli ambienti estremi sulla Terra, infatti, può aiutarci a comprendere i limiti (assoluti) della vita sulla Terra e a capire quali fra i corpi celesti del Sistema Solare e non solo, potrebbero ospitare la vita.
Il "Museo Giovanni Capellini" già negli anni 1930 col suo direttore Michele Gortani realizzava la prima Carta Geologica della Dancalia. Oggi con i suoi ricercatori è ancora alla frontiera della ricerca geologica nel nostro pianeta.
La conferenza di Barbara Cavalazzi, è inserita nel programma della XV° stagione del ciclo "Il Sabato del Capellini".
Alle ore 15.00, prima della conferenza, si terrà una visita guidata alla Collezione di Geologia "Museo Giovanni Capellini".