Giuseppe Monti nacque a Bologna nell'anno 1682. Educato alle Lettere latine fin dalla prima adolescenza, si dedicò dapprima allo studio della farmacia poi della botanica. Appassionato botanico, in corrispondenza coi maggiori naturalisti europei, compilò nel 1719 un primo catalogo delle specie della campagna bolognese e vi ricomprese le graminacee e le piante a loro affini, delle quali fornì l'etimologia, ne descrisse i caratteri e ne insegnò gli usi medici ed i sinonimi. Fu designato, grazie alla fama conseguita, Professore del nuovo Istituto bolognese. Dopo due anni gli furono attribuiti sia l'incarico di Professore di storia naturale sia di Ostensore botanico, nel 1722 fu nominato dal Senato anche Prefetto dell'Orto. Divenuto anche custode del Museo Aldrovandi intraprese uno sforzo notevole di sistemazione e classificazione del materiale in esso contenuto.
Il suo erbario consiste di circa 10.000 campioni suddivisi in 736 generi per 2523 diverse specie. Fu riordinato da Giuseppe Bertoloni secondo il sistema Linneano e suddiviso in 43 pacchi. All'interno di questo erbario, come in quello di Bassi, sono stati ritrovati diversi campioni asportati dall'Erbario Aldrovandi.
Dopo aver insegnato per trent'anni la Botanica nell'Orto Pubblico e la Storia Naturale nell'Istituto bolognese, fu dispensato per motivi di salute dagli insegnamenti nel 1752, mantenendo solo la direzione dell'Orto Botanico. Morì nell'anno 1760.