Sulla collinetta prospiciente il laghetto, è stato di recente realizzato un giardino roccioso, con rocce sia acide che basiche e con gessi selenitici, questi ultimi tipici degli affioramenti gessosi del Bolognese. Ospita specie italiane tipiche di questi ambienti, caratterizzate da adattamenti morfologici (crassulenza fogliare, struttura pulvinata, foglie pelose, ecc...) atti a resistere alle condizioni estreme che si verificano nell'ambiente rupicolo sia d'estate (estremo riscaldamento diurno, siccità, vento) che d'inverno (gelo e copertura nevosa). Sono tutte specie a lento sviluppo e perciò rare e protette. Tra queste citiamo la stella alpina, i garofani Dianthus plumarius e D. sternbergii subsp. marsicus (quest'ultima specie è endemica dell'Abruzzo), il Cerastium tomentosum, l'assenzio lucido (Arthemisia nitida Bertol., che è specie endemica italiana), l'Arabis alpina L., la linajola, endemica appenninica italiana, l'ombelico di Venere, l'astro alpino, le campanule (Campanula cochlearifolia Lam. e C. versicolor Hawkins), la genziana (Gentiana cruciata L.), la sassifraga (Saxifraga paniculata Miller). Tra le crassulente: i semprevivi (Sempervivum tectorum L., S. archnoideum L. e S. montanum L.) e i sedum (Sedum rupestre L., S. album L., S. dasyphyllum L. e S. maximum (L.) Suter).
Una parte con rocce di selenite ospita specie dei Gessi Bolognesi, come Thymus longicaulis Presl., Erysimum pseudorhaeticum Pol. e Teucrium flavum L.