vai al contenuto della pagina vai al menu di navigazione
Tu sei qui: Home / Agenda / Giuseppe Cortesi e i fossili del piacentino 1819 - Conferenza

Giuseppe Cortesi e i fossili del piacentino 1819

Per il ciclo "Il sabato del Capellini"
  • COLLEZIONE DI GEOLOGIA "MUSEO GIOVANNI CAPELLINI", Via Zamboni 63, Bologna
    44.4978292515 11.3552606106

2 marzo 2019

COLLEZIONE DI GEOLOGIA "MUSEO GIOVANNI CAPELLINI", Via Zamboni 63, Bologna
Dalle 16:00 alle 18:00

Aggiungi al tuo calendario
Sala cetacei del Museo Geologico G. Cortesi a Castell'Arquato

In un momento in cui la paleontologia sembrava essere monopolio esclusivamente francese, un giudice criminale, come allora si chiamava, appassionato di fossili diede un grande impulso alla conoscenza dei grandi mammiferi sepolti nell’Appennino piacentino. Tale fu Giuseppe Cortesi (1760-1838) che inviato a svolgere il suo dovere a Castell’Arquato, si dedicò con grande entusiasmo alla ricerca dei fossili di quel contesto con risultati ancora da eguagliare. Oltre ad una ingente collezione di molluschi, dissotterrò dalle colline del Piacentino cetacei, elefanti, rinoceronti ed altri fossili che diedero un impulso notevole alla scienza italiana e mondiale anche con la pubblicazione di alcuni contributi molto apprezzati.

La sua collezione fu visitata da Fujas Saint Fond, Amoretti, Pini e Cuvier che fece disegnare i suoi fossili più significativi. Una sua prima collezione, ceduta al Consiglio delle Miniere di Milano, diede frutti straordinari, perché da essa Giambattista Brocchi prese l’avvio per pubblicare lo splendido trattato Conchiologia fossile subapennina, manuale ancor oggi validissimo per lo studio della fauna invertebrata del Neogene italiano. Quella vendita però non fermò Cortesi che, riprendendo le ricerche nel Piacentino, recuperò altra fauna fossile con resti imponenti di balene, elefanti, rinoceronti e molluschi.

Per i suoi meriti, pur essendo autodidatta, fu insignito da Maria Luigia del titolo di professore onorario di Geologia. Approfittando dell’esperienza acquisita nei suoi viaggi in quel contesto, nel 1819 pubblicò Saggi geologici degli Stati di Parma e Piacenza, prima importante monografia regionale italiana contenente interessanti notizie non solo sui fossili, ma anche sulla geologia e mineralogia di quella zona dell’Emilia-Romagna. Pur svolgendo la sua attività di giudice (fu sul banco giudicante degli imputati della sommossa di Parma del 1831), negli ultimi anni della sua vita, fece interessanti ritrovamenti archeologici in Piacenza e riportò alla luce uno scheletro di rinoceronte quasi intero.

La seconda collezione di Cortesi fu acquistata da Maria Luigia per istituire anche in Parma un museo di storia naturale. Purtroppo la maggior parte dei resti fossili finiti a Milano fu distrutta da un bombardamento nel 1943.

È sembrato importante e doveroso quindi celebrare il bicentenario dell’edizione di Saggi geologici degli Stati di Parma e Piacenza, a ricordo delle straordinarie scoperte di Giuseppe Cortesi che diedero un grande contributo alla paleontologia e alla conoscenza del nostro Appennino.

 

La conferenza di Romano Guerra è inserita nel programma della XVI° stagione del ciclo "Il Sabato del Capellini", e sarà preceduta da una visita guidata alla Collezione di Geologia alle ore 15.00.

 

Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili.

Contatti

Pubblicato

Collezione di Geologia "Museo Giovanni Capellini"

via Zamboni 63, Bologna  

+39 051 2094555