6 aprile 2019
Collezione di Geologia "Museo Giovanni Capellini", via Zamboni 63, Bologna
Dalle 16:00 alle 18:00
La comunità scientifica internazionale, a parte pochissime eccezioni, è concorde nell’affermare che siamo di fronte ad un cambiamento del clima le cui cause dipendono, in gran parte, dalle attività umane e in particolare dall’introduzione di immensi quantitativi di anidride carbonica ed altri gas clima-alteranti in atmosfera.
Anche se il sistema climatico globale è molto complesso e non pienamente predicibile sappiamo ormai che alcuni scenari futuri sono più probabili di altri: un mondo più caldo dove fenomeni come la siccità o la piovosità saranno più intensi, il livello dei mari salirà e i ghiacci, anche quelli finora considerati perenni, si scioglieranno.
Il cambiamento climatico dunque ci pone di fronte alla fragilità.
Non già del nostro pianeta, che continuerà ad esistere, ma delle nostre vite, dell’organizzazione sociale che conosciamo, delle città che abitiamo, delle località che frequentiamo come turisti.
In questo incontro si farà il punto sulle basi scientifiche del problema, sugli strumenti utilizzati dalla comunità scientifica per comprendere i fenomeni ed individuare le tendenze future del clima, sui possibili impatti sul Bacino del Mediterraneo che è considerato uno degli ambienti più sensibili del pianeta e quindi sul nostro Paese.
Si rifletterà sui concetti di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici e sul perché, ormai, il primo rischi di non avere più senso.
Si discuterà del negoziato internazionale sulla riduzione delle emissioni di gas clima-alteranti e sulla sconcertante alternanza fra successi parziali e stasi o arretramenti inaspettati che inducono a pensare che manchi una volontà comune degli Stati nazionali nel proporre strategie coerenti ed efficaci, in nome di presunti vantaggi immediati.
Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili.
La conferenza di Gabriele Zanini è inserita nel programma della XVI° stagione del ciclo "Il Sabato del Capellini", e sarà preceduta da una visita guidata alla Collezione di Geologia alle ore 15.00.
Gabriele Zanini è laureato in Fisica.
Si è occupato di modelli matematici per la dispersione e la trasformazione chimica degli inquinanti in atmosfera. Ha fatto parte di commissioni nazionali ed internazionali per la lotta all’inquinamento atmosferico. Ha costituito il primo laboratorio di modellistica climatica dell’ENEA all’inizio degli anni ’90. Ha guidato lo sviluppo del modello integrato nazionale per l’inquinamento atmosferico.
Attualmente dirige un gruppo di oltre 90 fra ricercatori e tecnici che svolgono ricerca nei campi dell’inquinamento atmosferico, della modellistica climatica e dell’oceano, del rischio sismico e geomorfologico.