La selenite è una varietà di gesso cristallino di ambiente sedimentario evaporitico (solfato di calcio biidrato CaSO4·2H2O).
Si deposita in strati di spessore metrico, costituiti dall’aggregazione di grandi cristalli lenticolari, geminati a ferro di lancia (foto 1 e 2), sfaldabili in lastre traslucide di colore simile a quello della luna (σεληνη, selene in greco). Sono inoltre presenti vene di una varietà fibrosa di gesso, con lucentezza sericea, chiamata sericolite (foto 3), che veniva impiegata in passato per la realizzazione di monili e oggetti ornamentali.
Nei dintorni di Bologna, a Castel de' Britti, le bancate di gesso selenitico della Formazione gessoso-solfifera di età miocenica messiniana presentano intercalazioni di argille grigio-giallastre che contengono Rose di selenite prodotte dal concrescimento di cristalli lenticolari di gesso, disposti in modo da ricordare i petali di una rosa (foto 4), morfologicamente simili alle Rose del deserto. Le Rose di selenite conservano negli interstizi materiale argilloso che conferisce loro una colorazione grigiastra, ben diversa dal colore arancione o giallo ocraceo delle Rose del deserto, accresciute per evaporazione di soluzioni solfatiche nelle sabbie ricche di ossidi di ferro del Sahara e di altre aree desertiche.