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LUIGI BOMBICCI PORTA



Nato a Siena l'11 luglio 1833, compì gli studi universitari a Pisa, dove si laureò in Scienze naturali nel 1853, allievo e poi assistente del professor Giuseppe Meneghini, fondatore della Scuola geologica pisana. Fu nominato docente di Storia naturale nel Liceo di Pisa, ma il 5 dicembre 1860, a soli 27 anni, venne chiamato come professore ordinario di Mineralogia dall'Università di Bologna, dove rimase per il resto della sua vita. Morì a Bologna il 17 maggio 1903.


Nel campo della mineralogia sono da ricordare gli studi sull'origine e l'evoluzione dei minerali e le ricerche su minerali italiani, specialmente dell'Emilia Romagna e della Toscana.
Si occupò anche di petrografia e di geologia, prevalentemente di queste due regioni, con la produzione di una guida, “L’Appennino bolognese”, corredata da una buona carta geologica a colori e di altre carte topografiche e panoramiche. Da ricordare una sua classificazione delle rocce (1884), basata sulla loro composizione chimica.


Si interessò anche alla fisica terrestre (terremoti, frane, eruzioni vulcaniche), alle meteoriti, alla meteorologia (aurore boreali, grandine) e ai fenomeni connessi (disboscamento e inondazioni).
Al problema della grandine e alla possibilità di impedirne la formazione mediante l'impiego di appositi spari dedicò una ventina di pubblicazioni.


Non fu soltanto uno studioso, ma anche un eccellente divulgatore.
Allestì nella Scuola di applicazione degli ingegneri un Gabinetto di geologia e mineralogia; ideò per la Società degli insegnanti di Bologna un Museo didattico circolante (1888), premiato con medaglia d'oro all'Esposizione internazionale di Parigi (1900).


Si appassionò alle problematiche legate alla didattica nelle scuole di ogni ordine e grado, spaziando dalla storia, alla geografia, alla ginnastica, all’igiene, alla manutenzione e agli arredi delle aule, lasciando una notevole produzione di pubblicazioni, articoli e “memorie”.