Nei pressi delle serre si trova la piccola serra che ospita la collezione di piante carnivore. Le piante carnivore sono vegetali in grado di integrare la loro dieta utilizzando sostanze di origine animale, che si procurano grazie a svariate strategie di “cattura” ai danni di piccoli organismi, soprattutto insetti, riuscendo così a occupare ambienti estremamente poveri, dove poche piante riuscirebbero a vivere. I meccanismi di cattura delle prede sono costituite da foglie modificate, associate ad esche e a guide che attirano l'insetto verso la “trappola”. Quest'ultima contiene ghiandole specializzate che secernono enzimi capaci di digerire le prede; permettendo alla pianta l’assorbimento delle sostanze necessarie al suo sviluppo. Le piante carnivore vivono in ambienti poveri di sali nutritivi: nelle torbiere, nelle paludi, sul terreno impoverito delle radure e delle foreste, e talvolta su terreni sabbiosi, su rocce calcaree disgregate o su ceneri vulcaniche. Le principali piante carnivore presenti in Italia appartengono ai generi Drosera, Pinguicola, Utricularia. I primi due generi sono presenti nelle torbiere, il terzo lungo i corsi d'acqua.
Il tipo di preda catturata varia secondo i dispositivi di cattura che ciascuna pianta possiede. Nella maggioranza dei casi si tratta di insetti, ragni o piccoli crostacei. Tuttavia negli ascidi di alcune Nepenthes sono stati rinvenuti anche piccoli roditori, raganelle, ecc.